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La Chiesa della Confraternita della S.S. Annunziata

La Chiesa della Confraternita della S.S. Annunziata


La Compagnia della S.S.Annunziata nel 1607 propose al Comune la costruzione di una grande chiesa in sostituzione della vecchia e modesta cappella della "Crociata Sottana". Tre anni dopo il Consiglio comunale ordinò l'edificazione di "una cappella mediocre verso il Paschetto, ove sono già molte abitazioni e genti, e per farvi celebrare una messa ogni giorno, perché la chiesa parrocchiale e la Crociata soprana sono lontane da esse parti".
Il Comune il 31 maggio 1610 deliberò la riedificazione della cappella della S.S.Annunziata nel cortile del Municipio (allora collocato in via Mazzini) e la alienazione della cappella vecchia per utilizzarne il ricavato nei nuovi lavori.
La costruzione della chiesa, finanziata periodicamente dal Comune e dalla popolazione, che contribuì anche manualmente, terminò nel 1675.
Il risultato, ben diverso dall'originario progetto di una "cappella mediocre", fu una chiesa dalle dimensioni ragguardevoli e dall'aspetto solenne.
Nel periodo che intercorre tra il 1700 ed il 1750 vennero eseguiti numerosi lavori per dotare la chiesa dei servizi essenziali: venne edificato l'originale campanile, si costruirono la volta del coro e l'altare maggiore secondo il disegno dell'Ing.Gallo, vennero scavate le catacombe sotto il coro ed infine si comprò un rustico andato in rovina per l'incendio dei Gallispani del 1744 per costruire la sacrestia.
Nel 1766 si resero necessari numerosi lavori di restauro; per rendere più stabile la costruzione, che mostrava preoccupanti cedimenti, vennero riempite e rinforzate le tre arcate laterali lasciate vuote per costruirvi altrettante cappelle.
Terminati così i grandi lavori di costruzione, nell'ottocento la chiesa venne abbellita all'esterno con il rifacimento della facciata ed all'interno con numerose opere d'arte.
Sono degni di menzione i quattro affreschi della volta, eseguiti da Alfonso Morgari, i cinque quadri del coro, disegnati dal Morgari e dipinti dal Marchisio, i due grandi quadri ad olio su tela del presbiterio, eseguiti da Andrea Vinai (la rappresentazione di S.Giovanni Battista che vede per la prima volta Gesù ) e da Alfonso Morgari (la rappresentazione del ritorno dal Calvario); ed infine tutti gli originali ornati, stucchi ed indoramenti.
Nella chiesa si susseguirono nel tempo numerosi cappellani, ultimo dei quali fu Don Andrea Bonino che morì nel 1947.
Negli ultimi anni sono stati effettuati a cura della Confraternita importanti lavori quali l'integrale rifacimento del tetto, il risanamento dei muri, la pavimentazione della navata ed il restauro della facciata e dell'elegante campanile.