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Il Recinto

Il Recinto


E' probabile che l'origine del nucleo di abitazioni deno-minato "Recinto" sia riconducibile alla presenza dei legionari romani stanziati per il controllo della strada romana che risaliva la Valle Pesio.
Se l'antica fortificazione, posta sul poggio posto alle spalle del castello di Mirabello, fungeva da centro di avvistamento e da ultimo baluardo in caso di aggres-sione, la struttura a valle costituiva il vero e proprio sbarramento o "chiusa".
Il Recinto, costruito accanto al torrente Pesio, in base ad i criteri adottai dai Romani nelle loro fortificazioni doveva essere una sorta di quadrato munito di torri, mura e fossati.
La costruzione, con ogni probabilità, nel corso dei secoli, venne adattata alle nuove esigenze della popolazione ed utilizzata quale rifugio nel corso delle numerose invasioni subite dagli abitanti della valle.
La reiterate scorribande provocarono la parziale devastazione del Recinto rendendolo inadatto ad una efficace difesa.
Per questo motivo la Comunità di Chiusa nel 1473 chiese ed ottenne dalla Duchessa Violante di Savoia "la permissione ad edificare un nuovo Recinto" lungo 308 metri e largo 123 metri.
Vi si accedeva da 4 porte, la prima immetteva nella attuale Piazza delle corriere, la seconda in quella del Campo, la terza nel "Balou" e la quarta si apriva sul Pesio.
E' interessante osservare che tutta la pavimentazione delle vie del Recinto era più elevata del terreno circostante. Nel 1871, vinta la ritrosia dei proprietari delle case che temevano un danno alle fondamenta, si abbassò il livello e si acciotolarono tutti i vicoli del rione.
I chiusani chiamano questo nucleo quadrangolare di abitazioni "Ruset", presumibilmente traduzione dialettale del termine "Ricetto". Lo storico Botteri sostiene invece che deriva dalla presenza della "Casa Rossa", anticamente proprietà dei feudatari locali e poi dei Marchesi Solaro di Moretta.
Recentemente il palazzotto è stato restaurato e si scorgono ancora ornamenti antichi e l'arma gentilizia dei Solaro.