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Il Castello di Mirabello

Il Castello di Mirabello


Sul poggio del monte Cavanero, che domina da est l'abitato di Chiusa Pesio, per la sua posizione strategica vennero edificati in diverse epoche storiche due luoghi fortificati. Il primo, edificato in epoca romana, era situato sul cucuzzolo alle spalle dei ruderi che si scorgono sul colle Mirabello. Si trattava di un luogo fortificato atto ad ospitare una modesta guarnigione di legionari romani dislocati all'inizio della Valle Pesio per controllare la strada romana che, valicata le Alpi, sboccava sul mare della Liguria. La presenza dei Romani è testimoniata da numerosi ritrovamenti effettuati nei pressi del poggio consistenti in diciotto olle cinerarie in terracotta decorate con vernice scura, piene di cenere ed ossa umane, numerose monete romane ed una lapide in marmo raffigurante la Dea della Caccia Diana. La conformazione del luogo fortificato è di difficile identificazione perché gli elementi costruttivi furono in gran parte asportati e riutilizzati per la costruzione di modeste case rustiche e del secondo castello. E' tuttavia probabile che la struttura del luogo fortificato comprendeva due contrafforti, lo spiazzo per il raduno della guarnigione ed il nucleo del forte a perimetrazione pentagonale. Il castello con ogni probabilità venne smantellato intorno al 1565 per utilizzare il pietrame nella costruzione del secondo fortilizio. Questo venne fatto edificare da Agamennone III, feudatario di Chiusa dal 1569 al 1583 e ultimo dei Marchesi di Ceva. Si componeva di tre piani, ognuno dei quali era suddiviso in due camere a ovest e in un salone ad est. Vi si accedeva da una porta a nord e si saliva ai piani superiori con una scala a chiocciola con gradini in pietra conficcati nel muro dell'alta torre rotonda a nord-est; i monconi dei gradini ed una tubazione in terracotta sono tuttora visibili nel torrione centrale. L'edificio dopo alcuni anni venne abbandonato dai proprietari ed iniziò cosi la sua decadenza aggravata dal violento terremoto del 23 febbraio 1887 e dalla bufera abbattutasi nel gennaio dell'anno successivo. I pochi ruderi rimasti vennero in gran parte abbattuti il 16 settembre 1943 quando una colonna tedesca delle famigerate SS fece crollare il muro che univa due tronconi laterali del castello sparando una decina di colpi di cannone per intimidire gli abitanti di Chiusa Pesio.